Esploreremo la relazione tra danza classica indiana (bharatanāṭyam) e yoga tradizionale. Come Śiva naṭarāja, il Danzatore cosmico, dispiega il libero gioco della creazione attraverso karaṇa, la dinamica del corpo nello spazio, così il danzatore nell’antico rito preliminare (pūrvaraṅga) descritto da Bharata nel Naṭyaśāstra (il 5° Veda) e così lo yogin nella riformulazione contemporanea della trasmissione kaśmīra. Questo yogin incarna le multiformi possibilità della postura yogica come una danza di gioia, celebrando in ultima analisi l’essenza più intima del proprio sé, evocando l’Assoluto.
La danza originaria era ed è celebrazione del rito più solenne: l’incontro estatico dell’umano e del divino (Imitatio Dei) in un’unica festosa offerta in cui corpo e mente si fondono con la presenza al gesto: samādhā, requisito per un percorso artistico e spirituale verso la realizzazione del Sé. La stessa attenzione focalizzata è il nucleo centrale dell’attitudine yogica nel movimento e nell’immobilità dell’āsana.
Ricercheremo nella pratica le caratteristiche salienti della comune attitudine psico-fisica del danzatore e dello yogin sul palcoscenico della vita (jagannāṭya) e della loro comune vocazione trascendente (alaukika) che si fa canto di lode.
Orario 11:30-16:00
Info e prenotazioni 3386126982
asdvijaya@gmail.com
GIOIA LUSSANA, laureata cum laude in Indologia, ha conseguito nel 2015 il PhD in Civiltà e Culture dell’Asia presso l’Università Sapienza di Roma.
È insegnante yoga (Y.A.N.I.) a Roma e docente in diversi percorsi formativi per insegnanti yoga in Italia.
Ha pubblicato (2017) il libro: La Dea che scorre. La matrice femminile dello yoga tantrico (Om Edizioni).
Nel 2019 ha vinto il Grant con FIND (Fondazione internazionale Daniélou) con un progetto di ricerca sullo yoga non duale del Kaśmīr.
Il lavoro finale è stato pubblicato nel 2021 con il titolo:
Lo yoga della bellezza. Spunti per una riformulazione
contemporanea dello yoga del Kashmir (Om Edizioni).